Francesco Bacone - L'esigenza di un metodo


Immagine Francesco Bacone
1) Introduzione
2) Lettura
3) Guida alla lettura
4) Guida alla Comprensione

Introduzione


Nella prefazione alla sua opera "La Grande Instaurazione" del 1620, Bacone discute della limitatezza dell'esperienza come unica fonte di conoscenza valida. Egli sostiene che, sebbene fondamentale, l'esperienza sensoriale da sola non garantisce una comprensione accurata della realtà. Bacone evidenzia che le informazioni ottenute attraverso i sensi possono facilmente condurci in errore e generare fraintendimenti significativi. Pertanto, per navigare nel complesso labirinto delle percezioni sensoriali, è necessario fare affidamento su esperimenti ben strutturati e sulla capacità di purificare la mente da pregiudizi preesistenti.


Lettura


Per riassumere ciò che abbiamo detto, sembra che la fede negli altri e la propria capacità non abbiano finora condotto gli uomini a felici risultati nelle scienze, soprattutto perché nelle dimostrazioni e negli esperimenti già conosciuti essi possono trovare un aiuto assai scarso. L'edificio dell'universo, per la sua struttura, appare all'intelletto umano che lo contempla come un labirinto dove si presentano da ogni lato molteplici vie ambigue, fallaci somiglianze di cose e di segni, spirali e nodi avvolti e complicati delle nature.

Il cammino deve perpetuamente compiersi all'incerta luce del senso che talora è sfolgorante, talora opaca, attraverso le selve dell'esperienza e dei fatti particolari. Anche coloro che si offrono (come abbiamo detto) come guide per il cammino vi sono essi stessi avvolti e aumentano il numero degli errori e degli erranti. In una situazione così aspra bisogna disperare del giudizio umano sia per quanto riguarda la sua propria forza, sia per quanto concerne i casi fortunati nei quali esso si può trovare. Né l'eccellenza degli ingegni, per quanto grande sia, né il caso negli esperimenti, per quanto spesso si verifichi, potranno vincere queste difficoltà. I passi devono essere guidati da un filo conduttore: l'intera via, fin dalle prime percezioni dei sensi, dev'essere costruita con metodo sicuro.

Non intendiamo affermare che in tutti i secoli precedenti e attraverso tanto grandi fatiche, non si è realizzato assolutamente nulla. Al contrario non dobbiamo vergognarci di ciò che fin'ora è stato scoperto, e senza dubbio gli antichi furono uomini ammirevoli in quelle ricerche che sono fondate sul genio e sulla meditazione astratta.

Nei primi secoli gli uomini dirigevano il corso delle navigazioni solo attraverso l'osservazione delle stelle e riuscivano a bordeggiare le rive dell'antico continente o ad attraversare alcuni mari minori e mediterranei; perché essi riuscissero a varcare l'oceano e a scoprire le terre del Nuovo Mondo fu necessaria la scoperta della bussola, guida più sicura e certa per la navigazione.

Allo stesso modo, quanto finora è stato scoperto nelle arti e nelle scienze è di tal fatta che poté esser trovato mediante l'uso, la meditazione, l'osservazione, l'argomentazione: si tratta infatti di cose molto vicine ai sensi e quasi sottomesse alle nozioni comuni. Perché sia possibile tendere a fini più lontani e agli occulti segreti della natura, si richiede necessariamente l'introduzione di un uso migliore e di una più perfetta applicazione della mente e dell'intelletto. [...]

Duplice è la colpa del senso: o ci abbandona o ci inganna. In primo luogo esiste una infinità di cose che sfuggono al senso anche se esso è ben disposto e non è ostacolato in alcun modo. Ciò avviene o per la sottigliezza dell'intero corpo, o per la piccolezza delle sue parti, o per la distanza, o per la grande lentezza o velocità del moto, o per la familiarità dell'oggetto, o per altre cause. Anche quando il senso afferra l'oggetto, la sua comprensione non è sempre sicura, perché la testimonianza e l'informazione del senso avvengono sempre in base ad una analogia con l'uomo, non in base ad un'analogia con l'universo. Per questo è un grande errore asserire che il senso è la misura delle cose.

Per rimediare a questa situazione abbiamo radunato da ogni parte e costruito con molta e tenace fatica degli aiuti per il senso, che fossero in grado di rimediare agli inganni con delle sostituzioni, alle variazioni con delle rettificazioni. Per realizzare questo, ci serviamo non tanto di strumenti, quanto di esperimenti. Infatti la sottigliezza degli esperimenti è di gran lunga maggiore di quella dei sensi anche se questi siano aiutati da squisiti strumenti (parliamo, s'intende, di quegli esperimenti che sono stati escogitati con abilità e con arte proprio per risolvere il problema in questione). Alla percezione immediata e propria del senso non attribuiamo dunque grande valore e giungiamo ad affermare che il senso dovrà giudicare solo dell'esperimento e l'esperimento delle cose reali.

Riteniamo pertanto di essere religiosi ministri del senso (dal quale tutto deve derivarsi nelle cose naturali almeno che non si desideri impazzire) e abili interpreti dei suoi oracoli: tanto che mentre altri sembrano difendere o coltivare il senso per qualche scopo determinato, noi lo facciamo per il senso stesso. Questi sono i mezzi che abbiamo preparato perché il lume stesso della natura si accenda e diffonda la sua luce. Essi sarebbero sufficienti se l'intelletto umano fosse retto e simile ad una tavola rasa. Poiché invece le menti degli uomini sono come assediate in molti modi, manca uno spazio puro e libero che possa ricevere i veri raggi delle cose. Sorge in tal modo la necessità di ricercare un rimedio anche a questo inconveniente.

Gli idoli che occupano la mente umana sono o acquisiti o innati. Gli acquisiti giungono alla mente degli uomini o dalle opinioni e dalle sètte dei filosofi o dalle cattive regole delle dimostrazioni. Gli innati ineriscono alla natura dello stesso intelletto che, molto più del senso, è proclive all'errore. Per quanto infatti gli uomini si compiacciano con se stessi e finiscano per ammirare o addirittura per adorare la mente umana, è tuttavia cosa certissima quanto segue: come uno specchio ineguale altera i raggi delle cose secondo la sua figura e la sua sezione, così la mente umana, impressionata dalle cose attraverso i sensi, introduce e mescola senza fedeltà alcuna la propria natura alla natura delle cose quando forma e organizza le sue nozioni.


Guida alla lettura


1) Presenta le metafore e gli argomenti usati da Bacone per descrivere le difficoltà di orientamento nell'esperienza sensibile e l'esigenza di un metodo.
Bacone utilizza diverse metafore e argomenti per descrivere le difficoltà di orientamento nell'esperienza sensibile e l'esigenza di un metodo:

Il labirinto delle impressioni sensibili: Bacone descrive l'universo come un labirinto, dove le impressioni sensibili sono varie e mutevoli, e possono portare a errori e fraintendimenti gravi. Questo suggerisce che l'esperienza sensibile può essere confusa e difficile da navigare senza una guida adeguata.
Il filo conduttore: Bacone paragona il metodo di ricerca alla necessità di essere guidati da un filo conduttore nel labirinto dell'esperienza sensibile. Questo filo conduttore rappresenta il metodo sicuro attraverso il quale si deve procedere fin dalle prime percezioni dei sensi.
La navigazione senza bussola: Bacone fa un analogo tra la navigazione senza bussola e la ricerca senza un metodo appropriato. Mentre gli antichi navigatori potevano limitarsi ad osservare le stelle per orientarsi, la scoperta della bussola ha reso la navigazione più sicura e ha aperto nuovi orizzonti. Similmente, un metodo sicuro è necessario per orientarsi nella ricerca scientifica.
Lo specchio ineguale: Bacone compara la mente umana ad uno specchio ineguale che altera i raggi delle cose secondo la sua figura e sezione. Questo suggerisce che la mente umana, influenzata dalle impressioni sensibili, tende a distorcere la realtà e ha bisogno di un metodo per organizzare le nozioni in modo fedele alla natura delle cose.

Queste metafore e argomenti evidenziano la complessità dell'esperienza sensibile e la necessità di un metodo rigoroso per guidare il processo di ricerca e evitare errori e fraintendimenti.

2) Spiega il valore reale e metaforico del riferimento alla bussola.
Il riferimento alla bussola ha un valore sia reale che metaforico nel testo di Bacone.

Dal punto di vista reale, la bussola era strumento cruciale per la navigazione durante l'epoca di Bacone e oltre. Questo strumento consentiva ai navigatori di orientarsi e di mantenere una direzione costante anche in condizioni di visibilità ridotta o durante la notte. La scoperta e l'uso diffuso della bussola hanno rivoluzionato la navigazione marittima, consentendo esplorazioni più sicure e l'apertura di nuove rotte commerciali e di scoperta. Pertanto, il riferimento alla bussola sottolinea l'importanza della ricerca di strumenti o metodologie migliori per guidare l'umanità nella ricerca del sapere e nella comprensione della natura.

Dal punto di vista metaforico, la bussola rappresenta la necessità di avere una guida sicura e certa nel percorso del sapere e della scoperta. Assimilando l'edificio dell'universo a un labirinto, Bacone suggerisce che gli uomini devono trovare una guida affidabile per navigare attraverso la complessità e le incertezze della conoscenza. Così come la bussola fornisce una direzione costante ai navigatori, così Bacone suggerisce che l'intelletto umano ha bisogno di essere guidato da un "filo conduttore" per costruire una via sicura attraverso le percezioni sensoriali e i fatti particolari. In questo senso, la bussola rappresenta la necessità di trovare e seguire un metodo o un approccio affidabile nella ricerca della verità e della conoscenza.

3) Sintetizza quali sono secondo Bacone le origini e gli effetti dei pregiudizi.
Secondo Bacone, gli idoli o pregiudizi che influenzano la mente umana hanno due origini principali: possono essere acquisiti o innati. Gli idoli acquisiti derivano dalle opinioni e dalle dottrine dei filosofi o dalle dimostrazioni errate. Quelli innati, invece, sono intrinseci alla natura stessa dell'intelletto umano, che è incline all'errore, più di quanto lo sia il senso.

Gli effetti dei pregiudizi sono molteplici e influenzano la percezione e l'interpretazione della realtà. Bacone usa l'analogia dello specchio ineguale per spiegare come la mente umana, influenzata dalle sensazioni, deformi e alteri la percezione delle cose, mescolando la propria natura con quella delle cose stesse, senza una fedeltà accurata. In sostanza, i pregiudizi distorti influenzano la formazione delle nozioni e delle concezioni, portando a un'interpretazione distorta della realtà.


Guida alla Comprensione


1) Quale merito Bacone riconosce agli antichi e che cosa si aspetta di più dai moderni?
Bacone riconosce agli antichi il merito di essere stati uomini ammirevoli nelle loro ricerche, fondando le loro scoperte sul genio e sulla meditazione astratta. Si aspetta dai moderni un uso migliore e una più perfetta applicazione della mente e dell'intelletto, in modo da tendere a fini più lontani e agli occulti segreti della natura.

2) Spiega in che modo la critica dei difetti dei sensi si traduca in precise indicazioni di metodo.
La critica dei difetti dei sensi, come esposta nel testo, si traduce in precise indicazioni di metodo attraverso diverse modalità:

Riconoscimento dei limiti dei sensi: Identificare i limiti intrinseci dei sensi umani, come la loro capacità limitata di percezione, la possibilità di essere ingannati o di errare nella comprensione degli oggetti.
Sperimentazione rigorosa: Per superare le limitazioni dei sensi, si propone di fare affidamento su esperimenti accurati e ben progettati. Questi esperimenti devono essere condotti con metodo e precisione per ottenere risultati affidabili e validi.
Utilizzo di strumenti e tecnologie: Dove i sensi risultano insufficienti, si consiglia di utilizzare strumenti e apparecchiature che possano migliorare la percezione e l'osservazione degli oggetti di studio.
Purificazione della mente dai pregiudizi: È necessario liberare la mente da pregiudizi e presupposti che potrebbero influenzare negativamente il processo di comprensione e interpretazione delle informazioni ricevute dai sensi.
Giudizio basato sull'esperimento: Si sottolinea l'importanza di basare il giudizio non solo sui dati sensoriali diretti, ma soprattutto sull'esito degli esperimenti che permettono di verificare e validare le conoscenze acquisite.

In sintesi, la critica dei difetti dei sensi porta a indicazioni metodologiche che enfatizzano l'importanza di un approccio rigoroso, basato sull'esperimento e sulla purificazione della mente dai pregiudizi, al fine di pervenire a conoscenze più affidabili e oggettive.

3) Partendo dall'analisi dei pregiudizi, spiega che cosa intende Bacone per miglioramento dell'uso della mente umana.
Bacone, analizzando i pregiudizi che influenzano la mente umana, sostiene che migliorare l'uso della mente implica superare gli ostacoli imposti dagli "idoli" che distorcono la nostra percezione della realtà. Questi "idoli" possono essere acquisiti o innati e derivano da opinioni filosofiche, regole di dimostrazione errate o dalle caratteristiche stesse della mente umana.

Per Bacone, il miglioramento dell'uso della mente umana implica:

Purificazione dai pregiudizi acquisiti: Questo coinvolge liberarsi dalle opinioni preconcette e dalle dottrine filosofiche che possono distorcere la nostra comprensione della realtà. Bacone suggerisce che occorre sapersi orientare nel "labirinto delle impressioni sensibili" facendo ricorso a esperimenti adeguati e purificando la mente dai pregiudizi che possono influenzare il nostro pensiero.
Superamento degli idoli innati: Bacone sostiene che la mente umana è incline all'errore, anche più del senso. Gli "idoli" innati sono inscritti nella natura stessa della mente e possono portare a fraintendimenti quando elaboriamo le nostre nozioni. Il miglioramento dell'uso della mente implica consapevolezza di queste tendenze innate e il tentativo di superarle attraverso un metodo più razionale e accurato di analisi e interpretazione dei dati sensoriali.
Ricerca della verità tramite l'esperienza e la ragione: Bacone enfatizza l'importanza degli esperimenti e della ricerca empirica per guidare il nostro ragionamento. Suggerisce che l'esperienza diretta e l'applicazione della ragione devono essere gli strumenti principali per acquisire una conoscenza più accurata e affidabile della natura.

In sintesi, per Bacone, il miglioramento dell'uso della mente umana implica una combinazione di purificazione dai pregiudizi acquisiti, consapevolezza e superamento degli idoli innati, un approccio più rigoroso ed empirico alla ricerca della verità.

Fonti: Zanichetti, libri scolastici superiori

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