John Dewey - La democrazia si fonda sull'educazione
1) Introduzione
2) Lettura
3) Guida alla lettura
4) Guida alla Comprensione
Introduzione
Nel saggio "Democrazia ed Educazione" del 1916, Dewey analizza la relazione tra democrazia ed educazione, evidenziando due aspetti centrali del suo pensiero: il suo impegno politico e la sua riflessione pedagogica. Secondo Dewey, la democrazia rappresenta una forma sociale superiore rispetto alle altre. Ciò deriva dal fatto che nella democrazia vi è un interesse comune tra governanti e governati, non basato sulla paura come nei regimi dispotici ma sulla libera interazione tra i diversi gruppi sociali. Tuttavia, affinché questa concezione di democrazia possa realizzarsi, è fondamentale promuovere un processo educativo libero e condiviso.
Lettura
Qualsiasi educazione data da un gruppo tende a «socializzare» i suoi membri, ma la qualità e il valore della socializzazione dipendono dalle abitudini e dallo scopo dei gruppi.
È quindi necessario, una volta di più, stabilire un'unità di misura per il valore di qualsiasi dato modo di vita sociale [...]. Il problema è di trascegliere certi tratti desiderabili nelle forme di comunità di vita effettivamente esistenti e impiegarli per criticare i tratti indesiderabili e suggerirne il miglioramento. Ora in un qualsiasi gruppo sociale, anche in una banda di ladri, troviamo qualche interesse comune, e una certa quantità di interazione e relazioni di cooperazione con altri gruppi. Da questi due tratti deriviamo la nostra misura. Quanto vari sono gli interessi consciamente condivisi? Quanto è completo e libero lo scambio con altre forme di associazione? Se applichiamo queste considerazioni, per esempio, a una banda criminale, troviamo che i legami che tengono insieme consciamente i suoi membri sono pochi di numero, riducibili quasi al comune interesse nel bottino; e che sono di natura tale da isolare il gruppo da altri gruppi riguardo allo scambio dei valori della vita. Perciò l'educazione fornita da una simile società è parziale e deformata. [...]
I due elementi del nostro criterio ci rimandano entrambi alla democrazia. Il primo significa non solo punti più numerosi e più variati di interesse comune, ma anche maggior fiducia nel riconoscimento di interessi comuni come fattore di controllo sociale. Il secondo significa non solo una più libera interazione fra i gruppi sociali (una volta isolati fin dove l'intenzione poteva mantenere la separazione) ma anche un cambiamento nelle abitudini sociali, o il loro riadattarsi continuo man mano che vengono affrontate nuove situazioni prodotte da relazioni variate. E questi due aspetti sono proprio quelli che caratterizzano la società democraticamente costituita.
Sul piano educativo notiamo prima di tutto che la realizzazione di una forma di vita sociale nella quale gli interessi si compenetrano a vicenda, e in cui vivo è il senso del progresso o riadattamento, rende una comunità democratica più interessata di quanto non abbiano ragione di esserlo le altre comunità in un'educazione deliberata e sistematica. La devozione della democrazia all'educazione è un fatto ben noto. La spiegazione superficiale è che un governo che dipende dal suffragio popolare non può prosperare se coloro che eleggono e seguono i loro governanti non sono educati. Poiché una società democratica ripudia il principio dell'autorità esterna, deve trovarle un surrogato nelle disposizioni e nell'interesse volontari; e questi possono essere creati solamente dall'educazione. Ma vi è una spiegazione più profonda. La democrazia è qualcosa di più di una forma di governo. È prima di tutto un tipo di vita associata, di esperienza continuamente comunicata. L'estensione nello spazio del numero di individui che partecipano a un interesse in tal guisa che ognuno deve riferire la sua azione a quella degli altri e considerare l'azione degli altri per dare un motivo e una direzione alla sua equivale all'abbattimento di quelle barriere di classe, di razza e di territorio nazionale che impedivano agli uomini di cogliere il pieno significato della loro attività. Questi punti di contatto più numerosi e più svariati denotano una maggiore diversità degli stimoli cui deve rispondere un individuo e per conseguenza stimolano il variare della sua azione. Essi assicurano la liberazione di facoltà che rimangono soffocate fintanto che gli incitamenti all'azione sono parziali, come lo sono parzialmente in un gruppo che, nella sua esclusività, elimina molti interessi. [...]
È evidente che una società alla quale sarebbe fatale la stratificazione in classi separate, deve provvedere a che le opportunità intellettuali siano accessibili a tutti e a condizioni eque e facili. Una società distinta in classi deve prestar attenzione speciale soltanto all'educazione dei suoi elementi dirigenti. Una società mobile, ricca di canali distributori dei cambiamenti dovunque essi si verifichino, deve provvedere a che i suoi membri siano educati all'iniziativa personale e all'adattabilità. Altrimenti essi sarebbero sopraffatti dai cambiamenti nei quali si trovassero coinvolti e di cui non capissero il significato e la connessione. Ne seguirebbe una confusione nella quale un piccolo numero di persone si impadronirebbe dei risultati delle attività altrui cieche e dirette dall'esterno.
Guida alla lettura
1) Quali sono i criteri per stabilire il valore di una forma sociale?
I criteri per stabilire il valore di una forma sociale, secondo il testo fornito, includono:
La presenza di interessi comuni tra i membri del gruppo.
Il livello di interazione e cooperazione tra i gruppi sociali.
La varietà e la completezza dello scambio con altre forme di associazione.
La fiducia nel riconoscimento di interessi comuni come fattore di controllo sociale.
La capacità di adattarsi continuamente alle nuove situazioni prodotte da relazioni variate.
Questi criteri indicano l'importanza della democrazia come forma sociale che promuove una più ampia e libera interazione tra i suoi membri, nonché un continuo riadattamento alle nuove circostanze.
2) Quale giudizio comporta l'applicazione di questi criteri a una banda di ladri?
Secondo Dewey, l'applicazione di questi criteri a una banda di ladri porterebbe a un giudizio negativo. Egli afferma che in una banda criminale troviamo solo pochi interessi comuni tra i membri, riducibili quasi esclusivamente al comune interesse nel bottino. Inoltre, i legami che tengono insieme i membri della banda sono tali da isolare il gruppo da altri riguardo allo scambio dei valori della vita. Pertanto, l'educazione fornita da una simile società sarebbe parziale e deformata, poiché mancherebbe di una vera e propria socializzazione che promuova l'interesse comune e la libera interazione con altre forme di associazione.
3) Come si applicano questi criteri alla democrazia?
Secondo Dewey, la democrazia si distingue dalle altre forme sociali per la sua capacità di promuovere un'educazione libera e condivisa. Egli sostiene che la democrazia favorisce una forma di vita sociale in cui gli interessi si intersecano e in cui è presente un senso di progresso e adattamento. Questo rende la comunità democratica più incline ad essere interessata a un'educazione deliberata e sistematica rispetto ad altre forme di governo. In una società democratica, l'istruzione diventa cruciale non solo per garantire la prosperità del governo attraverso un elettorato istruito ma anche per favorire un tipo di vita associata in cui l'esperienza è continuamente comunicata. La democrazia, quindi, non è solo una forma di governo ma anche un modo di vita associata che richiede un'educazione che promuova l'iniziativa personale, l'adattabilità e l'accessibilità delle opportunità intellettuali a tutti, in modo da evitare la stratificazione sociale e favorire una società più inclusiva e dinamica.
4) Qual è la spiegazione superficiale dello stretto legame tra democrazia ed educazione? Qual è quella profonda?
La spiegazione superficiale dello stretto legame tra democrazia ed educazione è che in una società democratica, dove il governo dipende dal suffragio popolare, è necessario che i cittadini siano educati affinché il sistema democratico possa funzionare correttamente. Questo perché la partecipazione informata dei cittadini è fondamentale per il buon funzionamento della democrazia.
La spiegazione più profonda, tuttavia, va oltre il mero funzionamento del governo. La democrazia non è solo una forma di governo ma anche un tipo di vita associata e un'esperienza continuamente comunicata. In una società democratica, vi è un'estensione nello spazio del numero di individui che partecipano agli interessi comuni, il che porta all'abbattimento delle barriere di classe, razza e territorio nazionale. Questo crea più punti di contatto e una maggiore diversità degli stimoli a cui risponde un individuo, stimolando così il variare della sua azione. In sostanza, la democrazia favorisce la partecipazione attiva e la diversità di prospettive, e l'educazione gioca un ruolo fondamentale nel sostenere questo processo.
5) Quali valori deve promuovere una società democratica?
Una società democratica deve promuovere valori come l'interesse comune tra governanti e governati, la libera interazione tra i gruppi sociali, l'educazione deliberata e sistematica, l'accessibilità equa alle opportunità intellettuali per tutti i membri della società, l'iniziativa personale e l'adattabilità. Questi valori sono fondamentali per una società democratica in cui gli interessi si compenetrano reciprocamente e in cui vi è un'ampia partecipazione individuale e una comprensione condivisa delle azioni degli altri membri della società.
Guida alla Comprensione
1) A che cosa serve l'unità di misura individuata da Dewey?
L'unità di misura individuata da Dewey serve a valutare il valore di qualsiasi forma di vita sociale. Dewey propone di utilizzare certi tratti desiderabili presenti nelle forme di comunità di vita effettivamente esistenti per criticare gli aspetti indesiderabili e suggerire miglioramenti. Questa unità di misura permette di valutare quanto vari siano gli interessi consciamente condivisi e quanto sia completa e libera l'interazione con altre forme di associazione all'interno di una comunità.
2) Che cosa vuole dimostrare Dewey con l'esempio della banda di ladri?
Dewey utilizza l'esempio della banda di ladri per dimostrare che l'educazione fornita da una società caratterizzata da interessi parziali e da una limitata interazione con altre forme di associazione è parziale e deformata. Egli evidenzia che anche in una banda criminale esiste qualche interesse comune tra i membri ma questo interesse è limitato quasi esclusivamente al bottino e non favorisce una piena e libera interazione con altri gruppi sociali. Dewey suggerisce che un'educazione basata su tali premesse è parziale poiché non permette lo sviluppo di un processo educativo libero e condiviso, fondamentale per la realizzazione di una democrazia autentica.
3) Che cosa significa affermare che «una democrazia è qualcosa di più di una forma di governo»?
Nel testo, affermare che "una democrazia è qualcosa di più di una forma di governo" significa che la democrazia non è soltanto un sistema politico basato sul governo del popolo, ma è anche un tipo di vita associata e un'esperienza continuamente comunicata. Ciò implica che la democrazia va oltre la semplice struttura di governo e si estende alla vita sociale e all'interazione tra gli individui all'interno della società. Si sottolinea che la democrazia implica una partecipazione diffusa e un coinvolgimento reciproco degli individui, che devono considerare le azioni degli altri e relazionarle alle proprie per dare un motivo e una direzione alla propria azione. Questa concezione amplia il concetto di democrazia, facendolo coincidere con un modo specifico di organizzare la vita sociale e di affrontare l'esperienza umana.
4) Perché in una democrazia il legame con l'educazione è più stretto che in altre forme sociali?
In una democrazia, secondo il testo, il legame con l'educazione è più stretto rispetto ad altre forme sociali per diverse ragioni. Prima di tutto, la democrazia non si limita a essere solo una forma di governo ma è anche un tipo di vita associata, un'esperienza continuamente comunicata. Questo implica che un numero maggiore di individui partecipa agli interessi comuni, costringendo ognuno a considerare l'azione degli altri e a dare un senso e una direzione alla propria azione in relazione agli altri. Questo abbattimento delle barriere di classe, razza e territorio nazionale favorisce una maggiore diversità degli stimoli cui risponde un individuo, stimolando così la varietà delle sue azioni. Inoltre, una democrazia si basa sull'idea di un interesse comune tra governanti e governati, che si realizza attraverso la libera interazione tra i gruppi sociali. Pertanto, poiché la democrazia promuove una forma di vita sociale in cui gli interessi si compenetrano e vi è un senso di progresso o riadattamento, essa è naturalmente più interessata a un'educazione deliberata e sistematica che favorisca la partecipazione attiva dei cittadini e la loro capacità di adattarsi ai cambiamenti.
5) Che tipo di educazione è propria di una democrazia?
Secondo il testo fornito, l'educazione propria di una democrazia è caratterizzata da diversi aspetti. Innanzitutto, si sottolinea che una società democratica è più interessata di altre alla realizzazione di una forma di vita sociale in cui gli interessi si compenetrano reciprocamente e in cui è presente il senso del progresso o riadattamento. Questo porta a un'educazione deliberata e sistematica che mira a coinvolgere e istruire tutti i membri della società, non solo coloro che ricoprono ruoli di leadership. In una democrazia, l'educazione è vista come un elemento cruciale per il funzionamento del governo basato sul suffragio popolare, poiché individui istruiti sono necessari per fare scelte informate e partecipare attivamente al processo democratico. Inoltre, si evidenzia che la democrazia è più di una forma di governo, è anche un tipo di vita associata in cui l'esperienza è continuamente comunicata. Questo porta alla necessità di un'educazione che promuova l'iniziativa personale, l'adattabilità e la partecipazione attiva, in contrasto con una società stratificata in classi separate dove solo gli elementi dirigenti ricevono un'attenzione speciale nell'educazione.
Fonti: Zanichetti, libri scolastici superiori