Louis Althusser - L'antiumanismo teorico di Marx


Immagine Louis Althusser
1) Introduzione
2) Lettura
3) Guida alla lettura
4) Guida alla Comprensione

Introduzione


Nel suo saggio contenuto in Per Marx (1965), Althusser critica il concetto di "umanesimo socialista" e l'intersezione tra idee socialiste e principi liberaldemocratici. Egli evidenzia come Marx abbia compiuto una rottura epistemologica tra i suoi primi scritti e la sua fase matura. Marx ha abbandonato concetti ideologici di stampo feuerbachiano a favore dei concetti scientifici del materialismo dialettico-storico.

L'umanesimo, secondo Althusser, ha una funzione pratica e sociale ma non contribuisce alla conoscenza teorica. In questo senso, Marx è descritto come sostenitore di un antiumanismo teorico.


Lettura


Dal 1845, Marx rompe radicalmente con ogni teoria che fonda la storia e la politica su un'essenza dell'uomo. Questa rottura unica comporta tre aspetti teorici indissociabili:
1. Formazione di una teoria della storia e della politica fondata su concetti radicalmente nuovi, cioè su concetti quali: formazione sociale, forze produttive, rapporti di produzione, sovrastruttura, ideologie, determinazione specifica degli altri livelli, ecc.
2. Critica radicale delle pretese teoriche di ogni umanismo filosofico.
3. Definizione dell'umanismo come ideologia.
In questa nuova concezione tutto è strettamente collegato: l'essenza dell'uomo criticata (2) è definita come ideologia (3), categoria che appartiene alla nuova teoria della società e della storia (1).
La rottura con ogni antropologia od ogni umanismo filosofici, non è un particolare secondario: fa tutt'uno con la scoperta scientifica di Marx.

Ciò significa che Marx nell'atto stesso in cui respinge la problematica della filosofia anteriore adotta anche una problematica nuova. La filosofia anteriore idealista («borghese») poggiava in tutti i suoi campi e in tutte le sue applicazioni («teoria della conoscenza», concezione della storia, economia politica, morale, estetica, ecc.), su una problematica della natura umana (o dell'essenza dell'uomo). [...]
Questa problematica non era né vaga né inconsistente: era invece costituita da un sistema coerente di concetti precisi, strettamente articolati gli uni sugli altri.

Allorché Marx l'affrontò implicava i due poli complementari che egli aveva definiti nella sesta Tesi su Feuerbach:
a) esiste un'essenza universale dell'uomo;
b) questa essenza è attributo dei «singoli individui» che ne sono i soggetti reali.
Questi due postulati sono complementari e indissociabili, e la loro esistenza e la loro unità presuppongono tutta una concezione empiristico-idealista del mondo. Perché l'essenza dell'uomo sia attributo universale bisogna infatti che esistano i soggetti concreti come dati assoluti: il che implica un empirismo del soggetto; perché poi questi individui empirici siano uomini, bisogna che ciascuno di essi porti in se stesso, di fatto o di diritto, tutta l'essenza umana: il che implica un idealismo dell'essenza. [...]

Rifiutando l'essenza dell'uomo come fondamento teorico, Marx rifiuta tutto questo sistema organico di postulati. E bandisce le categorie filosofiche di soggetto, empirismo, essenza ideale, ecc. da tutti i campi in cui regnavano. [...]

Questa rivoluzione teorica totale ha però il diritto di rifiutare i vecchi concetti solo in quanto li sostituisce con concetti nuovi. Marx fonda infatti una nuova problematica, crea un nuovo modo di interrogare il mondo, nuovi principi e un nuovo metodo. Questa scoperta è insita nella teoria stessa del materialismo storico, in cui Marx non propone soltanto una nuova teoria della storia delle società, ma, contemporaneamente, in modo implicito ma necessario, una nuova «filosofia» dalle infinite implicazioni. Così, quando Marx, nella teoria della storia, sostituisce la vecchia coppia individui-essenza umana con concetti nuovi (come forza di produzione, rapporti di produzione, ecc.), in realtà propone al tempo stesso una nuova concezione della «filosofia». Sostituisce agli antichi postulati (empirismoidealismo del soggetto, empirismo-idealismo dell'essenza) che sono alla base non soltanto dell'idealismo, ma anche del materialismo premarxista, un materialismo dialettico-storico della prassi: vale a dire una teoria dei diversi livelli specifici della pratica umana (pratica economica, pratica politica, pratica ideologica, pratica scientifica) nelle loro articolazioni proprie, fondata sull'articolarsi specifico della società umana. [...]

Per capire ciò che Marx apporta di radicalmente nuovo, bisogna dunque prendere coscienza non soltanto della novità dei concetti del materialismo storico, ma anche della profondità della rivoluzione teorica da essi implicata e annunciata. A questa sola condizione è possibile definire lo «statuto» dell'umanismo: rifiutando le sue pretese teoriche e riconoscendo la sua funzione pratica di ideologia. Per quel che concerne strettamente la teoria si può allora, e anzi si deve parlare apertamente di un antiumanismo teorico di Marx e vedere in questo antiumanismo teorico la condizione della possibilità assoluta (negativa) della conoscenza (positiva) del mondo umano stesso, e della sua trasformazione pratica.


Guida alla lettura


1) Quali sono i concetti radicalmente nuovi che si delineano in Marx a partire dalla Ideologia tedesca (1845-1846)?
I concetti radicalmente nuovi che si delineano in Marx a partire dalla "Ideologia tedesca" (1845-1846) includono:

Formazione sociale: Concetto che sostituisce l'idea di una essenza umana universale come fondamento della storia, focalizzandosi invece sulle condizioni materiali e sociali in cui vive l'umanità.
Forze produttive: Marx introduce il concetto di forze produttive, cioè le capacità e le tecnologie utilizzate per produrre beni materiali.
Rapporti di produzione: Relazioni sociali attraverso le quali le persone producono e scambiano beni materiali, determinate dalle forze produttive e dalla struttura sociale.
Sovrastruttura: Insieme delle istituzioni e delle ideologie (come politica, diritto, cultura) che emergono dalle condizioni economiche e sociali di una società.
Ideologie: Concetto che denota le credenze e le rappresentazioni ideologiche che giustificano e sostengono le relazioni di potere esistenti in una società.

Questi concetti rappresentano un'importante rottura epistemologica rispetto ai primi scritti di Marx, poiché sostituiscono i concetti ideologici con quelli scientifici del materialismo dialettico-storico, segnando così un'evoluzione significativa nella sua teoria della storia e della società.

2) Quali sono i postulati dell'umanismo respinti da Marx?
I postulati dell'umanismo respinti da Marx sono i seguenti:

Esiste un'essenza universale dell'uomo.
Questa essenza è attributo dei "singoli individui" che ne sono i soggetti reali.

Questi due postulati sono complementari, indissociabili e la loro esistenza e la loro unità presuppongono una concezione empiristico-idealista del mondo.

3) Quali sono i quattro tipi di pratica presenti nelle società umane secondo Althusser?
Secondo Althusser, i quattro tipi di pratica presenti nelle società umane sono:

Pratica economica
Pratica politica
Pratica ideologica
Pratica scientifica

4) Qual è lo statuto dell'umanismo, visto che non ha pregnanza teorica?
Lo statuto dell'umanismo, secondo il testo di Althusser, è quello di essere un'ideologia con una funzione pratica-sociale ma senza funzioni teorico-conoscitive. Perciò, mentre viene rifiutata la sua pretesa teorica, viene riconosciuta la sua funzione pratica di ideologia. Althusser sostiene che dal punto di vista strettamente teorico si deve parlare di un antiumanismo teorico di Marx, che è la condizione per la conoscenza positiva del mondo umano e per la sua trasformazione pratica.


Guida alla Comprensione


1) Spiega perché, secondo Althusser, quella di Marx non è solo una teoria della storia ma anche una nuova «filosofia» e perché mette la parola filosofia tra virgolette.
Secondo Althusser, quella di Marx non è solo una teoria della storia ma anche una nuova «filosofia» per diverse ragioni esposte nel testo.

Rifiuto dei Vecchi Concetti: Marx rifiuta l'essenza dell'uomo come fondamento teorico, eliminando categorie filosofiche tradizionali come soggetto, empirismo ed essenza ideale da tutti i campi in cui queste regnavano. Questo rifiuto non è arbitrario ma avviene perché Marx sostituisce i vecchi concetti con nuovi concetti scientifici del materialismo dialettico-storico.
Nuova Problematica: Marx crea una nuova problematica, ovvero un nuovo modo di interrogare il mondo, con nuovi principi e un nuovo metodo. Questa rivoluzione teorica è insita nella teoria stessa del materialismo storico, che non propone soltanto una nuova teoria della storia delle società ma implicitamente una nuova filosofia con infinite implicazioni. Marx sostituisce la coppia individui-essenza umana con nuovi concetti come forza di produzione e rapporti di produzione.
Materialismo Dialettico-Storico della Prassi: Al posto dei postulati tradizionali (empirismo-idealismo del soggetto ed essenza), Marx introduce un materialismo dialettico-storico della prassi. Questa nuova filosofia riguarda una teoria dei diversi livelli specifici della pratica umana (economica, politica, ideologica, scientifica) e delle loro articolazioni specifiche nella società umana.
Funzione dell'Umanesimo: Althusser evidenzia che per comprendere la novità dei concetti del materialismo storico e la profondità della rivoluzione teorica di Marx, bisogna anche riconoscere la funzione pratica dell'umanesimo come ideologia. Questo permette di definire lo statuto dell'umanesimo, rifiutandone le pretese teoriche e riconoscendone la funzione pratica.

La parola filosofia viene messa tra virgolette da Althusser per sottolineare che la concezione di Marx non è una filosofia tradizionale. Essa non si fonda sui vecchi concetti filosofici idealisti o empiristi ma su una nuova problematica scientifica e pratica. Le virgolette indicano che la "filosofia" di Marx è radicalmente diversa da quella precedente, e rappresenta una rottura epistemologica con la tradizione filosofica anteriore.

2) Che cosa intende Althusser con «materialismo dialettico-storico della prassi»?
Althusser, nel testo, intende con «materialismo dialettico-storico della prassi» una teoria che sostituisce i vecchi concetti di idealismo ed empirismo con nuovi concetti specifici del materialismo storico. Questo approccio teorico:

Rifiuta le categorie filosofiche tradizionali: Marx abbandona i concetti di soggetto, empirismo ed essenza ideale che dominavano la filosofia anteriore.
Introduce una nuova problematica: Marx crea nuovi principi e un nuovo metodo di indagine del mondo, sostituendo la vecchia coppia di concetti (individui-essenza umana) con concetti come forze di produzione e rapporti di produzione.
Fonda una teoria dei livelli specifici della pratica umana: Althusser descrive questo materialismo come una teoria delle diverse pratiche umane (economica, politica, ideologica, scientifica) e delle loro articolazioni specifiche all'interno della società.

In sintesi, il «materialismo dialettico-storico della prassi» di Althusser è una nuova concezione teorica che rifiuta i postulati dell'idealismo e dell'empirismo, proponendo invece una teoria scientifica delle pratiche umane basata sull'articolazione specifica della società umana.

3) Perché l'antiumanismo marxista è qualificato con l'aggettivo «teorico»?
L'antiumanismo marxista è qualificato con l'aggettivo "teorico" perché, secondo Althusser, l'umanesimo è considerato un'ideologia che ha un valore pratico-sociale ma non ha funzioni teorico-conoscitive. Marx, con la sua teoria del materialismo storico-dialettico, rifiuta i postulati teorici dell'umanesimo filosofico tradizionale, come l'essenza universale dell'uomo e l'empirismo del soggetto. Questo rifiuto costituisce una rottura epistemologica che porta alla formazione di nuovi concetti scientifici, come le forze produttive e i rapporti di produzione, necessari per una nuova concezione della storia e della società. Pertanto, l'antiumanismo di Marx è definito "teorico" perché rappresenta un cambiamento fondamentale nella teoria della conoscenza e della filosofia, rifiutando le pretese teoriche dell'umanesimo e proponendo una nuova problematica scientifica.

4) L'ideologia è destituita di qualsiasi valore o ha anche una funzione positiva?
L'ideologia, secondo il testo, ha una funzione pratica-sociale, anche se non possiede funzioni teorico-conoscitive. Althusser definisce l'umanesimo come un'ideologia e, pur rifiutandone le pretese teoriche, riconosce la sua funzione pratica. Quindi, l'ideologia non è completamente destituita di valore ma ha un ruolo positivo nella sfera pratica-sociale.

Fonti: Zanichetti, libri scolastici superiori

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