Bernardino Telesio - I principi della natura


Immagine Bernardino Telesio
1) Introduzione
2) Lettura
3) Guida alla lettura
4) Guida alla Comprensione

Introduzione


Il titolo dell'opera di Telesio, "De rerum natura iuxta propria principia" (La natura secondo i suoi principi propri, 1565), riflette il suo principale obiettivo scientifico: investigare la natura senza presupporre nulla oltre ciò che si osserva nei fenomeni e che possiamo percepire direttamente. Questo approccio metodologico, contrastante con un'accettazione dogmatica dei principi della Fisica aristotelica, lo impegna a rimanere ancorato alla realtà sensibile e a considerare i principi stessi come parte integrante di essa. Sebbene la sua ricerca miri a individuare le cause prime in modo aristotelico, anziché limitarsi a spiegare come avvengono i fenomeni, resta comunque metafisica. I brani scelti dalle prime parti dell'opera illustrano il metodo adottato e le principali scoperte ottenute: Telesio sostiene l'esistenza di due principi attivi incorporei (caldo e freddo), originati rispettivamente dal Sole e dalla Terra, i quali agiscono costantemente su e attraverso le masse corporee. Queste masse, animate dai principi, interagiscono tra loro manifestando varie forme di sensibilità e reattività.


Lettura


Coloro che prima di noi indagarono la struttura di questo nostro mondo e la natura delle cose in esso contenute, lo fecero certo con lunghe veglie e grandi fatiche, ma inutilmente, come sembra. Che cosa, infatti, questa natura può aver rivelato ad essi, i cui discorsi, nessuno escluso, dissentono e contrastano con le cose ed anche con se stessi?

E possiamo ritenere che questo è ad essi accaduto proprio perché, avendo avuto forse troppa fiducia in se stessi, dopo aver indagato le cose e le loro forze, non attribuirono ad esse, come era necessario, quella grandezza di indole e facoltà, di cui si vede che sono dotate; ma, disputando quasi e gareggiando con Dio in sapienza, avendo osato ricercare con la ragione le cause e principi del mondo stesso, e credendo e volendo credere di aver trovato queste cose che non avevano trovato, si costruirono un mondo a loro arbitrio. Pertanto ai corpi, di cui si vede che il mondo è costituito, attribuirono non la grandezza e posizione, che si vede hanno ottenuto, né quella dignità e quelle forze, di cui si vede che sono dotati, ma quelle di cui avrebbero dovuto essere dotati secondo i dettami della loro ragione. [...]

Noi, poiché non abbiamo avuta tanta fiducia in noi stessi, e poiché siamo dotati di un ingegno più tardo e di un animo più debole, e poiché siamo amanti e cultori di una sapienza del tutto umana, [...] ci siamo proposti d'indagare solamente il mondo e le sue singole parti e le passioni, azioni, operazioni ed aspetti delle parti e delle cose in esso contenute. Ognuna di esse, infatti, se rettamente osservata, manifesterà la propria grandezza, ed ognuna di queste la propria indole, forza e natura. Così che se apparirà che nulla di divino e che sia degno di ammirazione e che sia anche troppo acuto si trova nei nostri scritti, essi però non contrasteranno affatto o con le cose o con se stessi; noi cioè abbiamo seguito il senso e la natura, e nient'altro; quella natura, che, concordando sempre con se stessa, agisce ed opera sempre sulle stesse cose e allo stesso modo. [...]

Poiché sia il caldo che il freddo sono incorporei, dal momento che il caldo che emana dal sole ed anche dal nostro fuoco, ed il freddo, che emana dalla terra, non si vedono mai venir fuori assieme ad alcuna cosa corporea; e poiché sia l'uno che l'altro penetrano profondamente in tutte le cose anche in quelle molto dense e profonde, ed in qualunque parte e punto di esse egualmente s'immettono: e così non resta alcun loro punto che non sia tutto occupato profondamente ed egualmente dal sopraggiungente caldo e freddo, non c'è di certo nessun punto che sia o solo massa o solo caldo o freddo, ma ognuno è ambedue le cose, il che insomma non potrebbe affatto avvenire, se essi fossero corporei. E la terra non è costituita dal solo freddo, né il sole e tutte le altre stelle né alcuna porzione di cielo né proprio alcun ente, che sia costituito dal caldo, lo è dal solo caldo; ma tutti gli enti sembrano constare anche di una massa corporea. [...]

E poiché non viene mai sentita alcuna azione del caldo e del freddo, che possa apparir generata dal solo caldo e dal solo freddo e senza che inerisca ad alcuna massa corporea, è necessario insomma addurre, per la costituzione degli enti naturali, di cui noi ricerchiamo i principi e le nature costitutive, anche una massa corporea, e di essi debbono porsi solo tre principi: due nature agenti, il caldo ed il freddo, e la massa corporea; ed essa è egualmente propria e adatta ad ambedue, cioè egualmente atta ad essere espansa e dilatata e ad essere condensata e ristretta, cioè ad essere egualmente dotata delle disposizioni, di cui godono il caldo ed il freddo. [...]

Essendo state attribuite al caldo e al freddo forze di agire e di operare contrarie, fu tuttavia data all'uno e all'altro la comune facoltà e desiderio di continuamente generarsi e moltiplicarsi e di effondersi per ogni dove e di occupare ogni massa, e perciò anche quella di combattersi reciprocamente e di espellersi dalle proprie sedi e di costituirsi in esse ed inoltre quella di sentire le azioni dell'altro e le proprie passioni. E a buon diritto certamente l'una e l'altra cosa dovette essere attribuita ad ambedue. Poiché, come si è detto, per la costituzione e conservazione degli enti c'è bisogno dell'opera dell'uno e dell'altro; e così l'uno e l'altro devono uscir fuori dalla propria sede, se non fosse stata data ad ambedue la forza di generarsi continuamente, necessariamente una buona volta le nature agenti sarebbero venute meno e perciò anche la generazione degli enti.

E poiché inoltre l'uno e l'altro sono stati dotati di forze del tutto contrarie e con le quali vicendevolmente si possono combattere e distruggere, insomma, se fu necessario che ambedue si conservassero, dovette essere attribuito ad ambedue e chiaramente fu loro attribuita la capacità di percepire le proprie passioni e le azioni e forze dell'altro ed il senso molto piacevole delle azioni proprie e delle simili, dalle quali è favorito e conservato, e quello molto molesto delle azioni contrarie e dissimili, dalle quali è danneggiato e distrutto. [...] E chiaramente appare che alcuni enti si contrastano e si sfuggono, mentre altri si riuniscono volentieri e se due enti non si portano scambievolmente l'uno dall'altro, è certo però che uno di essi, proprio quello più debole, è trasportato verso l'altro più forte.


Guida alla lettura


1) Individua nel testo i passaggi in cui si critica il metodo usato dai filosofi per conoscere la natura.
Nel testo, i passaggi in cui si critica il metodo usato dai filosofi per conoscere la natura sono i seguenti:

"Coloro che prima di noi indagarono la struttura di questo nostro mondo e la natura delle cose in esso contenute, lo fecero certo con lunghe veglie e grandi fatiche, ma inutilmente, come sembra."
"E possiamo ritenere che questo è ad essi accaduto proprio perché, avendo avuto forse troppa fiducia in se stessi, dopo aver indagato le cose e le loro forze, non attribuirono ad esse, come era necessario, quella grandezza di indole e facoltà, di cui si vede che sono dotate; ma, disputando quasi e gareggiando con Dio in sapienza, avendo osato ricercare con la ragione le cause e principi del mondo stesso, e credendo e volendo credere di aver trovato queste cose che non avevano trovato, si costruirono un mondo a loro arbitrio."
"Noi, poiché non abbiamo avuta tanta fiducia in noi stessi, e poiché siamo dotati di un ingegno più tardo e di un animo più debole, e poiché siamo amanti e cultori di una sapienza del tutto umana..."
"Che cosa, infatti, questa natura può aver rivelato ad essi, i cui discorsi, nessuno escluso, dissentono e contrastano con le cose ed anche con se stessi?"

In questi passaggi, si critica l'approccio dei filosofi precedenti, sottolineando la loro presunzione e la mancanza di aderenza alla realtà empirica.

2) Sottolinea gli aspetti del nuovo metodo legati all'osservazione.
Nel nuovo metodo proposto da Telesio, l'osservazione gioca un ruolo fondamentale. Ecco alcuni aspetti legati all'osservazione:

Osservazione diretta dei fenomeni: Telesio suggerisce di indagare sulla natura senza presupporre altro se non ciò che si manifesta nei fenomeni. Questo implica un'osservazione diretta e senza pregiudizi delle manifestazioni naturali.
Indagine empirica e sensibile: Il metodo si basa sull'osservazione empirica e sensibile, senza ricorrere a presupposti astratti o dogmatici. Ciò significa che le conclusioni devono derivare dall'esperienza sensoriale e dalle osservazioni dirette della natura.
Fondamento nell'esperienza sensibile: Telesio afferma che i principi stessi della natura devono essere concepiti come interamente immanenti alla realtà sensibile. Questo sottolinea l'importanza di fondare le teorie scientifiche sull'esperienza sensoriale piuttosto che su concetti astratti o metafisici.
Conformità alla natura: Telesio afferma che seguendo il senso e la natura, le osservazioni non contrastano né con le cose né con se stesse. Questo indica che il metodo osservativo proposto cerca di aderire alla realtà naturale senza distorsioni concettuali o interpretazioni preconcette.

In sintesi, il nuovo metodo proposto da Telesio si basa sull'osservazione diretta, empirica e sensibile dei fenomeni naturali, senza presupporre concetti astratti o dogmi preesistenti. La conformità alla natura e la fedeltà all'esperienza sensibile sono elementi chiave di questo approccio metodologico.

3) Definisci le caratteristiche che Telesio attribuisce ai principi e il modo in cui interagiscono.
Telesio attribuisce al caldo e al freddo, definiti come principi attivi incorporei, diverse caratteristiche e descrive il modo in cui interagiscono:

Incorporeità: Telesio considera il caldo e il freddo come incorporei, poiché non si manifestano fisicamente ma agiscono attraverso le masse corporee. Questo significa che non sono visibili né possono essere percepiti direttamente ma la loro azione può essere osservata attraverso i fenomeni.
Origine: Telesio identifica il sole come fonte del caldo e la terra come fonte del freddo. Questi due principi agiscono costantemente sulle masse corporee, influenzandone le proprietà e le interazioni.
Interazione: Telesio sostiene che il caldo e il freddo agiscano su tutte le masse corporee, penetrando profondamente in esse e interagendo in modo complementare. Entrambi hanno la capacità di generarsi e moltiplicarsi, di espandersi e dilatarsi, così come di condensarsi e restringersi. Nonostante abbiano forze contrarie, entrambi hanno la capacità di percepire le azioni dell'altro e reagire ad esse.
Sensibilità e reattività: Telesio attribuisce ai principi del caldo e del freddo la capacità di percepire le proprie passioni e le azioni reciproche. Questo implica che essi possiedano una forma di sensibilità e reattività, avvertendo le azioni dell'altro e reagendo di conseguenza.

In sintesi, Telesio descrive i principi del caldo e del freddo come incorporei, attivi e in costante interazione con le masse corporee, influenzandone le proprietà e manifestando una forma di sensibilità e reattività reciproca.


Guida alla Comprensione


1) Perché Telesio accusa di presunzione i filosofi che hanno indagato la natura appoggiandosi alla ragione?
Telesio accusa di presunzione i filosofi che hanno indagato la natura appoggiandosi alla ragione perché riteneva che essi, avendo troppa fiducia nelle loro capacità intellettuali, si erano arrogati il compito di comprendere le cause e i principi del mondo interamente attraverso la ragione umana, senza considerare adeguatamente ciò che la natura manifestava direttamente nei fenomeni e attraverso la sensibilità umana. Questo approccio presuntuoso, secondo Telesio, li aveva portati a costruire spiegazioni del mondo che non corrispondevano alla realtà osservabile e che contraddicevano sia gli stessi fenomeni naturali che le loro stesse teorie.

2) In che modo ritiene che sia possibile risalire ai veri principi della realtà?
Telesio sostiene che per risalire ai veri principi della realtà è necessario condurre un'indagine sulla natura senza presupporre altro se non quello che si manifesta nei fenomeni e che può essere direttamente percepito dalla nostra sensibilità. Questo significa che occorre seguire il metodo empirico, osservando attentamente il mondo e le sue singole parti, nonché le passioni, azioni, operazioni ed aspetti delle cose. Ogni fenomeno, se osservato correttamente, rivelerà la propria grandezza, indole, forza e natura. Pertanto, per Telesio, il modo migliore per risalire ai veri principi della realtà è quello di studiare attentamente la natura stessa e osservare come agiscono le forze naturali, come il caldo e il freddo, senza presupporre dogmi filosofici preesistenti, come quelli della Fisica aristotelica.

3) Spiega la dinamica dei principi nella costituzione di enti materiali sensibili e reattivi.
Il testo descrive la dinamica dei principi nella costituzione degli enti materiali sensibili e reattivi, seguendo il pensiero di Telesio.

Innanzitutto, viene delineata l'idea che esistano due principi attivi e incorporei, il caldo e il freddo, che hanno le loro sedi d'origine nel Sole e nella Terra rispettivamente. Questi principi agiscono costantemente su e attraverso le masse corporee, conferendo loro sensibilità e reattività differenziate.

Il caldo e il freddo sono descritti come penetranti e diffusi in tutte le cose, anche nelle più dense e profonde. Non si manifestano assieme a nessuna cosa corporea, ma penetrano profondamente in esse, occupando ogni punto in modo eguale. Si afferma che la Terra non è costituita solo dal freddo e che il Sole e le altre stelle, così come qualsiasi entità costituita dal caldo, sembrano comprendere anche una massa corporea.

La dinamica tra caldo e freddo è descritta come una continua generazione e moltiplicazione, con entrambi i principi che tendono a diffondersi ovunque, a occupare ogni massa e a combattersi reciprocamente. È attribuita loro la capacità di percepire le azioni e le passioni reciproche. Anche se possiedono forze contrarie che possono combattersi e distruggersi reciprocamente, entrambi sono necessari per la costituzione e la conservazione degli enti.

In sintesi, la dinamica dei principi nella costituzione degli enti materiali sensibili e reattivi si basa sull'interazione tra il caldo e il freddo, che conferiscono sensibilità, reattività e vitalità alle masse corporee, agendo in un costante equilibrio dinamico.

Fonti: Zanichetti, libri scolastici superiori

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