La filosofia romantica e la forma-frammento


Immagine Filosofia Romantica
1) Introduzione
2) Lettura
3) Guida alla lettura
4) Guida alla Comprensione

Introduzione


La rivista "Athenaeum" è stata il luogo di nascita della filosofia romantica, con sei pubblicazioni tra il 1798 e il 1800, curate da un gruppo di intellettuali elitari. I brani estratti dai primi due fascicoli mostrano la loro concezione della filosofia: frammenti di pensiero vivaci e arguti, pensati per ispirare futuri sviluppi, e un dialogo continuo tra idee proprie e altrui. I primi sette provengono dalla raccolta "Polline" di Novalis, mentre i successivi quattro sono frammenti di Friedrich Schlegel. Questi testi trattano temi cruciali per la cultura romantica tedesca, come lo spirito creativo, l'arte, l'ironia del pensiero e la poesia.


Lettura


Novalis: la poesia contro i limiti della realtà

1. Cerchiamo dappertutto l'incondizionato e troviamo sempre soltanto cose.
8. La differenza tra illusione e realtà consiste nella differenza delle loro funzioni vitali. L'illusione vive della realtà; la realtà vive la propria vita in se stessa. [...]

29. L'umorismo è un modo di fare assunto arbitrariamente. L'arbitrarietà è l'elemento che lo rende piccante: l'umorismo è il risultato di una libera mescolanza tra ciò che è determinato e l'indeterminato. Tramite l'umorismo ciò che è peculiarmente determinato diventa interessante in generale e acquisisce valore oggettivo. Dove la fantasia e la facoltà di giudizio si toccano sorge il motto di spirito; dove la ragione e l'arbitrio si accoppiano, nasce l'umorismo. La presa in giro [Persiflage] fa parte dell'umorismo, ma è di un grado inferiore: non è più qualcosa di puramente artistico ed è molto più limitata. Ciò che Fr. Schlegel caratterizza come ironia non è secondo me nient'altro che la conseguenza, il carattere dell'avvedutezza, della vera presenza dello spirito. L'ironia di Schlegel mi sembra essere umorismo genuino. Molti termini sono vantaggiosi per esprimere una sola idea.

30. Ciò che è insignificante, volgare, grezzo, brutto, scostumato diventa accettabile per la società soltanto attraverso il motto di spirito. Esso esiste, per così dire, soltanto in funzione del motto di spirito: la sua finalità è il motto di spirito (Fr. Schlegel).
31. Per trattare l'elemento volgare, se non si è di per sé volgari, con la forza e con la leggerezza da cui nasce la grazia, non bisogna considerare niente più originale della stessa volgarità, e avere attitudine per l'originale, cercare di trovarvi e intuirvi molte cose. In questo modo, anche un uomo che vive in tutt'altre sfere può soddisfare nature comuni al punto che queste non nutrano nei suoi confronti sentimenti malvagi e lo considerino semplicemente ciò che tra loro si chiama persona amabile.

32. Abbiamo una missione: siamo chiamati a educare la Terra.
34. L'uomo vive, continua a operare solo nell'idea, attraverso il ricordo della propria esistenza. Per il momento non esiste altro mezzo con il quale gli spiriti possano esercitare la loro influenza su questo mondo. Perciò è d'obbligo pensare ai morti. È l'unico mezzo per rimanere in comunione con loro. Anche Dio non esercita in altro modo la sua influenza che attraverso la Fede.

114. L'arte di scrivere libri non è stata inventata. È però sul punto di esserlo. Frammenti di questo tipo sono semenzai letterari. Potrebbe esserci naturalmente tra essi qualche granello sterile; cionondimeno, che almeno ne germogli qualcuno!

Schlegel: lo humour romantico

23. A volte vengono stampate delle cose che sarebbe meglio fossero soltanto dette, e a volte vengono dette delle cose che sarebbe più conveniente venissero stampate. Se i pensieri sono della migliore qualità, così che si possono contemporaneamente dire o scrivere, vale la pena di dare un'occhiata di tanto in tanto a cosa si scriva sul detto e a cosa si stampi sullo scritto. Naturalmente è pretenzioso avere ancora in vita delle idee, o addirittura farle conoscere. È più modesto, invece, scrivere intere opere, sia perché possono essere state semplicemente messe insieme sulla base di altre opere, sia perché, alle idee, nel caso peggiore, resta sempre la scappatoia di lasciare la precedenza alla materia e di ritirarsi umilmente in un angolino. Ma i pensieri, i singoli pensieri, sono costretti a volere aver valore per sé e devono avanzare la richiesta di essere peculiari e pensati. L'unica cosa che, per contro, offre una sorta di consolazione è che niente può essere più pretenzioso dell'esistere, o addirittura dell'esistere in modo del tutto originale. Da questa presunzione di fondo che sta all'origine seguono dunque, una a una, tutte le presunzioni derivate, si dispongano pure come si vuole.

116. La poesia romantica è una poesia universale progressiva. Suo fine non è solo riunire nuovamente tutti i distinti generi della poesia e mettere a contatto la poesia con la filosofia e la retorica. Vuole, e anche deve, ora mescolare ora fondere poesia e prosa, genialità e critica, poesia d'arte e poesia naturale, rendere viva e sociale la poesia e far poetiche la vita e la società, poetizzare lo spirito [Witz] e riempire e saturare le forme dell'arte con il più vario e il più schietto contenuto culturale e animarle con le oscillazioni dello humour. Comprende tutto ciò che soltanto è poetico, dal più grande sistema dell'arte, a sua volta comprensivo di altri, fino al sospiro, al bacio che il fanciullo poeta esala in un canto spontaneo.

Così si può perdere nel rappresentato a tal punto da far credere che per essa caratterizzare individualità poetiche di ogni sorta, sia l'Uno e il Tutto; pure, non esiste ancora alcuna forma che possa essere siffatta da esprimere completamente lo spirito [Geist] dell'autore: cosicché certi artisti che intendevano semplicemente scrivere un romanzo, in qualche modo hanno rappresentato se stessi. Solo essa può, al pari dell'epica, diventare uno specchio dell'intero mondo circostante, un'immagine dell'epoca. Pure, essa può anche librarsi, più di tutto, nel mezzo, tra il rappresentato e chi lo rappresenta, libera da ogni interesse reale e ideale, sulle ali della riflessione poetica, può potenziare via via questa riflessione e moltiplicarla, come in una fila interminabile di specchi. È funzionale alla formazione più alta e più versatile; non solo dall'interno verso l'esterno, ma anche dall'esterno verso l'interno, in quanto organizza in modo analogo tutte le parti di ciò che nei suoi prodotti deve essere l'Intero, così che le viene aperta la prospettiva su una classicità che cresce senza confini.

La poesia romantica è, tra le arti, ciò che lo spirito [Witz] è per la filosofia, e la società, le relazioni, l'amicizia e l'amore sono per la vita. Altri generi poetici sono finiti, e adesso è possibile articolarli completamente. Il genere poetico romantico è ancora in fieri; anzi, questa è la sua propria essenza, che può solo eternamente divenire, mai essere compiuto. Non può essere esaurito da nessuna teoria, e solo una critica divinatoria potrebbe osare caratterizzarne l'ideale. Esso solo è infinito, come è anche il solo a essere libero, e riconosce come sua prima legge, che l'arbitrio del poeta non debba avere a soffrire di alcuna legge che lo sovrasti. Il genere romantico è l'unico a essere più di un genere e al contempo l'arte stessa della poesia, dal momento che, in un certo senso, tutta la poesia è romantica o deve esserlo.

121. Un'idea è un concetto compiuto sino all'ironia, una sintesi assoluta di antitesi assolute, lo scambio continuamente generantesi di due pensieri in conflitto. Un ideale è insieme idea e fatto. Se gli ideali non hanno per il pensatore tanta individualità quanta gli dèi dell'antichità per l'artista, ogni impegno con le idee non è che un noioso e faticoso giocare a dadi con formule vuote, oppure, alla maniera dei bonzi cinesi, un'assorta contemplazione del proprio naso. [...] Ma trasferirsi arbitrariamente ora in questa ora in quella sfera, come in un altro mondo, non solo con l'intelletto e l'immaginazione, ma con l'anima intera, rinunciare ora a questa ora a quella parte del proprio essere e limitarsi completamente a un'altra, cercare in questo o in quell'individuo il proprio Uno e Tutto e dimenticare volontariamente tutti gli altri: questo è in grado di farlo solo uno spirito che contenga in sé contemporaneamente una molteplicità di spiriti e un intero sistema di persone, e al cui interno sia cresciuto e maturato l'universo che, come si dice, deve germinare in ogni monade.

220. Se ogni arguzia [Witz] è principio e organo della filosofia universale, ogni filosofia non è altro che lo spirito [Geist] dell'universalità, la scienza di tutte le scienze che eternamente si mescolano e nuovamente si separano, una chimica logica, allora il valore e la dignità di quell'arguzia assoluta, entusiastica, interamente materiale, in cui Bacone e Leibniz, i vertici della prosa scolastica, furono, quello uno dei primi virtuosi, questo uno dei più grandi, sono infiniti. Le più importanti scoperte scientifiche sono bons mots del genere. Hanno questa natura grazie alla sorprendente occasionalità della loro origine, il modo combinatorio del pensiero, il barocchismo dell'espressione abbozzata. Pure, relativamente al contenuto, sono ben più dell'attesa risolventesi in nulla dell'arguzia puramente poetica. Le migliori sono échappées de vue [vedute di scorcio] nell'infinito. L'intera filosofia di Leibniz consiste in pochi frammenti e progetti in questo senso spiritosi. Kant, il Copernico della filosofia, ha forse, per natura, spirito ancora più sincretistico e arguzia più critica di Leibniz: ma la sua situazione e la sua formazione non sono poi tanto spiritose. Alle sue trovate, poi, accade ciò che si verifica per le melodie di successo: i kantiani le hanno cantate sino alla noia; per questo è facile fargli torto e ritenerlo meno spiritoso di quanto non sia.

Naturalmente la filosofia raggiunge una buona sistemazione quando non ha più bisogno di aspettare e contare su trovate geniali, e può sempre progredire semplicemente per forza d'entusiasmo e con arte geniale, seguendo però un metodo sicuro. Ma dobbiamo dunque disprezzare gli unici prodotti ancora esistenti del genio sintetizzante, per il fatto che non esiste ancora né un'arte, né una scienza combinatoria? E come possono mai esistere, finché sillabiamo la maggior parte delle scienze ancora come ginnasiali, e crediamo di essere giunti alla meta se siamo in grado di declinare e coniugare in uno dei molti dialetti della filosofia, non sospettando ancora nulla della sintassi, non essendo ancora in grado di costruire neanche i periodi più brevi?


Guida alla lettura


1) Illustra il significato letterale dei primi due frammenti proposti.
Il frammento numero 1 di Novalis parla della ricerca dell'incondizionato e della constatazione che, nonostante tale ricerca, si trovino solo cose condizionate. Questo si collega alla differenza tra illusione e realtà: l'illusione dipende dalla realtà per esistere, mentre la realtà ha una vita propria indipendente. Qui, Novalis introduce l'idea che la realtà è più autentica dell'illusione.

Il frammento numero 8 affronta la tematica dell'umorismo, descrivendo come l'umorismo sia un modo di fare che deriva dall'assunzione arbitraria di elementi. Novalis spiega che l'umorismo deriva dall'interazione tra ciò che è determinato e ciò che è indeterminato. L'umorismo rende interessanti le cose particolari, conferendo loro un valore oggettivo. Inoltre, viene sottolineata la relazione tra umorismo e presa in giro, sostenendo che l'umorismo genuino sia un'espressione di libertà creativa e di mescolanza tra ragione e arbitrio.

In breve, Novalis riflette sulla natura della realtà, distinguendola dall'illusione, e analizza il concetto di umorismo come espressione di libertà e mescolanza tra elementi determinati e indeterminati.

2) Raccogli i riferimenti ai concetti di umorismo, arguzia, motto di spirito, ironia, presa in giro, sottolineando somiglianze e differenze.
Nel testo, sono presenti diversi concetti legati all'umorismo, all'arguzia, al motto di spirito, all'ironia e alla presa in giro. Questi concetti possono avere somiglianze e differenze significative:

Umorismo: Viene descritto come un modo di fare assunto arbitrariamente, caratterizzato dall'arbitrarietà che lo rende piccante. Si menziona che tramite l'umorismo ciò che è peculiarmente determinato diventa interessante in generale e acquisisce valore oggettivo. Si evidenzia inoltre che l'umorismo può derivare dalla libera mescolanza tra ciò che è determinato e l'indeterminato.
Arguzia: L'arguzia è descritta come un principio e organo della filosofia universale, associato allo spirito dell'universalità. Si menziona che ogni arguzia è parte della filosofia universale e contribuisce alla scienza di tutte le scienze. Si fa riferimento all'arguzia assoluta, entusiastica e interamente materiale, attribuita a figure come Bacone e Leibniz.
Motto di spirito: Viene menzionato come parte dell'umorismo e dell'ironia. Si afferma che il motto di spirito è associato all'umorismo e alla presa in giro, ma può essere di un grado inferiore rispetto all'umorismo genuino. Si sottolinea che il motto di spirito può rendere accettabile ciò che è insignificante, volgare, grezzo o brutto per la società.
Ironia: Viene descritta come un elemento presente nell'umorismo, anche se viene sottolineata la distinzione tra ironia e presa in giro. Si suggerisce che l'ironia può essere considerata come la conseguenza o il carattere dell'avvedutezza e della vera presenza dello spirito. Si afferma che l'ironia può essere parte dell'umorismo genuino.
Presa in giro: Si menziona come parte dell'umorismo e si distingue dall'ironia. Si indica che la presa in giro fa parte dell'umorismo, ma è di un grado inferiore e non è più qualcosa di puramente artistico ma molto più limitata. Si suggerisce che ciò che Friedrich Schlegel caratterizza come ironia potrebbe essere considerato umorismo genuino.

In sintesi, i concetti di umorismo, arguzia, motto di spirito, ironia e presa in giro sono tutti legati al modo in cui vengono presentate e interpretate le idee nella filosofia romantica descritta nel testo. Sono intrinsecamente connessi, ma presentano anche distinzioni significative che riflettono la complessità e la varietà dell'approccio romantico alla comunicazione e al pensiero.

3) Elenca le caratteristiche attribuite da Schlegel alla poesia romantica (Frammenti, 116).
Le caratteristiche attribuite da Schlegel alla poesia romantica, come descritte nel frammento 116, includono:

La poesia romantica è considerata una poesia universale progressiva.
Il suo obiettivo non è solo riunire nuovamente tutti i distinti generi della poesia, ma anche mettere in contatto la poesia con la filosofia e la retorica.
Deve mescolare o fondere diversi elementi, come poesia e prosa, genialità e critica, poesia d'arte e poesia naturale.
La poesia romantica cerca di rendere viva e sociale la poesia, poetizzare la vita e la società stessa.
Deve rendere poetico lo spirito e saturare le forme dell'arte con contenuti culturali vari e schietti.
La poesia romantica comprende tutto ciò che è poetico, dalle opere d'arte più grandi ai più semplici canti spontanei.
Può essere considerata uno specchio dell'intero mondo circostante e un'immagine dell'epoca.
È in grado di librarsi tra il rappresentato e chi lo rappresenta, sulla base della riflessione poetica.
La poesia romantica è caratterizzata dalla sua capacità di potenziare e moltiplicare la riflessione poetica.
È funzionale alla formazione più alta e versatile, organizzando tutte le parti di ciò che nei suoi prodotti deve essere l'Intero.

Queste caratteristiche illustrano la visione ampia e ambiziosa di Schlegel sulla poesia romantica come una forma d'arte che va oltre i confini tradizionali, abbracciando la vita, la società e lo spirito umano in tutta la sua complessità.

4) Che cosa significa mescolanza dei generi (Frammenti, 116)?
La "mescolanza dei generi" si riferisce al concetto discusso nel Frammento 116, dove si parla della poesia romantica come una forma d'arte che cerca di unire e fondere diversi generi poetici. Questa mescolanza non si limita alla sola fusione di poesia e prosa, ma si estende anche a combinazioni di genialità e critica, poesia d'arte e poesia naturale. Inoltre, la poesia romantica mira a rendere viva e sociale la poesia stessa, influenzando la vita e la società stesse con le sue rappresentazioni. Questo processo di mescolanza dei generi è descritto come un'animazione delle forme artistiche con un contenuto culturale variegato e autentico, arricchite dalle oscillazioni dello humour. In sostanza, si tratta di una fusione creativa che cerca di superare le distinzioni tradizionali tra i generi letterari per creare opere artistiche più ricche e innovative.

5) Che cosa significa che il volgare diventa accettabile attraverso il motto di spirito (Polline, 30)?
Il passaggio citato dal testo "Polline" di Novalis, numero 30, parla del concetto secondo cui il volgare diventa accettabile attraverso il motto di spirito. Qui, "motto di spirito" si riferisce all'humor, alla battuta spiritosa o alla sagace osservazione che trasforma ciò che potrebbe essere considerato volgare o comune in qualcosa di accettabile o persino interessante per la società.

Novalis suggerisce che l'umorismo ha il potere di dare un nuovo significato o una nuova prospettiva alle cose. Quando qualcosa è trattata con umorismo, diventa più leggera, più digeribile e talvolta persino apprezzata. Ciò che è insignificante, volgare o brutto può diventare accettabile quando viene presentato o interpretato attraverso il filtro dell'umorismo. Questo perché l'umorismo aggiunge un elemento di intelligenza o di astuzia alla situazione, trasformando ciò che potrebbe essere considerato banale o sgradevole in qualcosa di intrigante o persino di artistico.

In breve, attraverso il motto di spirito, il volgare diventa accettabile perché l'umorismo trasforma la nostra percezione di esso, aggiungendo un elemento di ingegno che può renderlo più interessante o tollerabile agli occhi della società.

6) Che cosa significa che l'universo deve germinare in ogni monade? Rispondi precisando che cosa si intende per monade in questo contesto (Frammenti, 121).
Nel contesto del Frammento 121, l'autore fa riferimento al concetto di "monade" nel contesto della filosofia di Leibniz. Le monadi sono considerate unità fondamentali dell'universo, ciascuna delle quali è un'entità indivisibile, autosufficiente e dotata di percezione e volontà proprie. Secondo Leibniz, ogni monade rappresenta in sé un microcosmo che riflette l'intero universo, anche se in modo limitato e particolare.

Quando si dice che "l'universo deve germinare in ogni monade", si intende che ogni monade contiene potenzialmente l'intero universo all'interno di sé, in quanto riflette, seppur in modo limitato, tutte le altre monadi e l'intera realtà. Questa idea suggerisce che ogni singola entità, anche la più piccola, contiene in sé la totalità dell'universo, in un processo di rappresentazione e riflessione dell'intera realtà.

7) Nel testo trovi la parola "spirito" in corrispondenza con due parole tedesche: Witz e Geist. Prova a distinguerne il senso ricavandolo dai contesti.
Nel testo, la parola "spirito" compare in corrispondenza con due parole tedesche: "Witz" e "Geist". Nel contesto del testo, "Witz" sembra riferirsi a un tipo di umorismo o arguzia, mentre "Geist" sembra avere una connotazione più ampia, riferendosi allo spirito nel senso di intelligenza, anima o essenza.

Ad esempio, quando si parla di "lo spirito dell'universalità" (Geist dell'universalità), si fa riferimento a un concetto più ampio che riguarda la natura fondamentale o l'essenza dell'universalità stessa.

D'altra parte, quando si menziona "lo spirito dell'arguzia" (Witz), si parla di un tipo specifico di spirito legato all'umorismo o alla capacità di trovare soluzioni ingenue e brillanti.

In breve, "Witz" si riferisce a un tipo specifico di spirito legato all'arguzia e all'umorismo, mentre "Geist" ha un significato più ampio, indicando lo spirito nel senso di intelligenza o essenza.


Guida alla Comprensione


1) I frammenti vanno letti con buona dose di immaginazione, cioè interpretando le allusioni del testo a nodi problematici inespressi. Riesci a ricostruire il nesso tra ricerca dell'incondizionato (Polline, 1) e ruolo dell'illusione rispetto a una realtà chiusa in se stessa (Polline, 8)?
Il nesso tra la ricerca dell'incondizionato e il ruolo dell'illusione rispetto a una realtà chiusa in se stessa emerge attraverso una riflessione sulla natura dell'idea di Novalis. Nel frammento Polline, 1, Novalis afferma che l'uomo cerca ovunque l'incondizionato ma trova solo cose finite. Questo suggerisce un desiderio umano innato di cercare qualcosa di assoluto e illimitato, ma la realtà presenta solo limitazioni e finitudine.

Il frammento Polline, 8, approfondisce questa idea distinguendo tra l'illusione e la realtà. L'illusione vive della realtà, mentre la realtà vive la propria vita in sé stessa. Questo suggerisce che l'illusione, pur essendo parte della realtà, è anche distinta da essa. L'illusione può essere vista come un modo attraverso cui la realtà si manifesta e si esprime ma al contempo la realtà stessa è più ampia e complessa della semplice illusione.

Quindi, il nesso tra questi due frammenti risiede nel contrasto tra l'aspirazione umana verso l'incondizionato e la comprensione della realtà come un insieme complesso di illusioni e verità intrinseche. Questi concetti riflettono la ricerca romantica di oltrepassare i limiti della realtà per raggiungere una comprensione più profonda dell'esistenza umana e del mondo circostante.

2) Metti a confronto i frammenti Polline, 30 e 31 sul rapporto tra uomo di spirito e volgarità, come se si trattasse delle battute di un dialogo, e mostrane i diversi piani di applicazione.
Immaginando una conversazione tra due personaggi, ognuno dei quali interpreta uno dei frammenti Polline, 30 e 31, e discute il loro significato e l'applicazione in contesti diversi.

Personaggio A (interpretando il frammento 30):

"Guarda, secondo questo frammento, lo humour è un modo per trasformare ciò che potrebbe essere considerato volgare o grezzo in qualcosa di accettabile per la società. È come se lo humour fungesse da filtro, consentendo alla volgarità di essere accettata attraverso il suo tocco di spirito. È un'idea interessante, che suggerisce che l'umorismo ha un ruolo sociale importante nel rendere accettabili certi aspetti della vita che altrimenti sarebbero considerati inaccettabili."

Personaggio B (interpretando il frammento 31):

"Hai ragione, ma questo frammento sembra sottolineare un approccio diverso. Qui si parla di affrontare la volgarità con forza e leggerezza, trasformandola in qualcosa di gradevole attraverso la grazia e l'originalità. È come se si stesse dicendo che è possibile influenzare positivamente la volgarità con un atteggiamento creativo e originale, trasformandola in qualcosa di amabile agli occhi degli altri."

In questo dialogo, i due personaggi esplorano le diverse prospettive offerte dai frammenti Polline 30 e 31. Mentre il primo sottolinea il ruolo dell'umorismo nel rendere accettabile la volgarità, il secondo enfatizza l'importanza di affrontare la volgarità con originalità e grazia per trasformarla in qualcosa di positivo. Entrambi i punti di vista offrono spunti interessanti per comprendere il rapporto tra uomo di spirito e volgarità in contesti diversi.

3) Come si caratterizza la missione educatrice dell'uomo colto rispetto agli uomini comuni (Polline, 30-34)?
La missione educatrice dell'uomo colto, come delineata nei frammenti tratti da "Polline", si caratterizza per diversi aspetti distintivi rispetto agli uomini comuni.

Innanzitutto, l'uomo colto è consapevole dell'importanza dell'umorismo come strumento educativo. Egli comprende che l'umorismo è un modo di fare assunto arbitrariamente e che attraverso di esso è possibile rendere interessanti concetti peculiari e determinati, trasformandoli in spunti di riflessione generale. Questo atteggiamento verso l'umorismo implica una mente aperta e una capacità di vedere al di là delle apparenze, caratteristiche che contraddistinguono l'uomo colto.

Inoltre, l'uomo colto comprende che la cultura e la conoscenza possono trasformare la vita sociale e individuale. Egli riconosce che l'educazione non riguarda solo l'acquisizione di informazioni ma anche la capacità di percepire la bellezza, di sviluppare il pensiero critico e di trovare significato nella propria esistenza. Questa consapevolezza lo porta a cercare di educare non solo se stesso ma anche gli altri e la società nel suo insieme.

Infine, l'uomo colto ha un atteggiamento rispettoso nei confronti dei morti e della tradizione. Egli comprende che la storia e la cultura passate hanno un'influenza significativa sul presente e che è importante mantenere viva la memoria delle generazioni precedenti. Questo atteggiamento gli consente di avere una prospettiva più ampia e di trarre insegnamenti dagli errori e dai successi del passato, contribuendo così alla crescita e allo sviluppo della società.

In sintesi, la missione educatrice dell'uomo colto si distingue per la sua consapevolezza dell'importanza dell'umorismo, della cultura e della tradizione nel plasmare la società e nel contribuire al progresso umano.

4) Spiega il significato che Schlegel attribuisce alla filosofia romantica (Frammenti, 116).
Nel frammento 116, Schlegel attribuisce alla filosofia romantica un significato ampio e profondo. La definisce come una poesia universale progressiva, che non si limita a riunire i diversi generi della poesia ma cerca di mettere in contatto la poesia con la filosofia e la retorica. La sua natura è dinamica e inclusiva, mescolando e fondendo poesia e prosa, genialità e critica, arte e natura, rendendo viva e sociale la poesia stessa e poetizzando la vita e la società.

Schlegel afferma che la poesia romantica cerca di infondere lo spirito (Witz) e saturare le forme dell'arte con il più vario e schietto contenuto culturale, animandole con le oscillazioni dell'humour. Questo genere poetico comprende tutto ciò che è poetico, dal grande sistema dell'arte fino al più semplice sospiro poetico del fanciullo. Inoltre, la poesia romantica può rappresentare uno specchio dell'intero mondo circostante e dell'epoca in cui si trova, e può anche librarsi tra il rappresentato e chi lo rappresenta, sulla base di una riflessione poetica che si potenzia attraverso una serie interminabile di specchi.

In sintesi, la filosofia romantica, secondo Schlegel, non è solo una teoria o un'ideologia ma un modo di essere e percepire il mondo attraverso la poesia e la riflessione critica. È un'arte che si evolve costantemente, senza limiti prefissati, e che ha come obiettivo finale l'infinità, la libertà e l'eternità.

5) Raccogli tutti i riferimenti all'uso del frammento per produrre idee e fanne una sintesi, mettendo in evidenza la compresenza di riferimenti all'arte e alla filosofia.
Nel testo, l'uso del frammento emerge come strumento fondamentale per la produzione e l'espressione di idee sia nell'ambito dell'arte che della filosofia romantica. Questo approccio permette di esprimere singoli pensieri dotati di vitalità propria, spiritosa e arguta, che fungono da spunto per riflessioni più ampie. La filosofia romantica, incarnata nella rivista "Athenaeum", adotta la forma-frammento per presentare idee aperte e in continua evoluzione, in un dialogo continuo che incorpora sia idee proprie che altrui. Questa pratica non solo promuove la creatività e la libertà di pensiero, ma anche l'interazione e l'interconnessione tra arte e filosofia, sottolineando l'importanza di una visione integrata del sapere umano.

6) Tenendo presenti l'opposizione e la complementarità tra opere composite e singoli pensieri (Frammenti, 23), spiega in che rapporto si pongono i frammenti, come forma tipica del pensare romantico, e la futura filosofia (Frammenti, 220).
I frammenti, come forma tipica del pensare romantico, rappresentano una modalità di espressione che privilegia l'individualità e la vitalità propria di ogni singolo pensiero. Essi si presentano come unità autonome, spesso prive di una struttura narrativa o argomentativa tradizionale, ma capaci di comunicare concetti densi di significato in modo immediato e suggestivo.

Nel Frammento 23, si sottolinea l'importanza dell'arguzia come principio e organo della filosofia universale. Qui, gli argomenti filosofici non vengono trattati in maniera esaustiva e sistematica, bensì emergono in modo spontaneo e brillante, come lampi di intuizione e creatività. Questa visione enfatizza l'idea che la filosofia non debba essere limitata dalla rigidità dei sistemi predefiniti ma debba fluire liberamente attraverso la molteplicità dei pensieri e delle concezioni.

Il rapporto tra i frammenti e la futura filosofia, come descritto nel Frammento 220, è caratterizzato da una dinamica di libertà e vitalità. Sebbene la filosofia debba progredire seguendo un metodo sicuro, come menzionato nel testo, essa non dovrebbe rinunciare alla freschezza e alla spontaneità dell'arguzia romantica. I frammenti rappresentano pertanto una risorsa preziosa per la filosofia futura, in quanto offrono una prospettiva originale e fluida sulla conoscenza, consentendo alla mente di esplorare territori nuovi e inesplorati senza le costrizioni dei canoni tradizionali.

In sintesi, i frammenti come forma tipica del pensare romantico anticipano una filosofia futura che abbraccia la varietà e la vitalità dei singoli pensieri, enfatizzando l'importanza dell'arguzia e della creatività nel processo di ricerca della verità.

Fonti: Zanichetti, libri scolastici superiori

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