Origene - L'apocatastasi
1) Introduzione
2) Lettura
3) Guida alla lettura
4) Guida alla Comprensione
Introduzione
Nella Prima lettera ai Corinti, Paolo di Tarso concludendo afferma che alla fine "Dio sarà tutto in tutti", un'affermazione che ha suscitato dibattiti e interpretazioni diverse nel corso dei secoli. Uno degli interpreti più noti di questo concetto è Origene, che nel suo lavoro teologico ha sviluppato la teoria dell'apocatastasi. Secondo questa teoria, alla fine dei tempi avverrà una completa reintegrazione di tutte le creature razionali in Dio, un ritorno alla condizione originaria. Questo concetto, però, è stato oggetto di critiche e controversie nella Chiesa, poiché sembra contrastare con l'idea tradizionale di punizione eterna per i malvagi come il diavolo e con l'idea che la salvezza sia meritata solo da coloro che la cercano e la ottengono agli occhi di Dio.
Origene stesso mostra incertezza riguardo alla salvezza del diavolo, sebbene tenda a sostenere la possibilità di essa, poiché negarla implicherebbe una diminuzione della bontà e della capacità di persuasione di Dio verso tutte le creature razionali. Una questione correlata è se le anime reintegrate in Dio avranno o meno un corpo. Origene esplora due possibilità: una in cui il corpo, dopo la morte, si assottiglia progressivamente fino a scomparire completamente e un'altra in cui il corpo materiale si trasforma in un "corpo spirituale", come menzionato da Paolo di Tarso.
Origene discute anche il processo persuasivo di Dio nel portare ogni creatura razionale verso di sé, senza violare il libero arbitrio. Questi concetti sono trattati in dettaglio nei Principi, dove Origene presenta la sua teoria dell'apocatastasi e discute dei mezzi attraverso i quali Dio influisce sulle anime senza violare la loro libertà.
Lettura
La fine del mondo è prova che tutte le cose son giunte alla piena realizzazione. Questo fatto ci ricorda che se qualcuno è preso dal desiderio di leggere e conoscere argomenti così ardui e difficili deve avere intelligenza coltivata e completa. Infatti se egli non avrà avuto una certa esperienza di questioni di tal genere, questi argomenti gli sembreranno inutili e superflui; se poi è pieno di pregiudizi ed è prevenuto su altre questioni, li riterrà eretici e contrari all'ortodossia, senza cercare di convincere col ragionamento ma giudicando secondo i suoi pregiudizi. Del resto anche noi li esponiamo con gran timore e cautela, esaminando e discutendo più che esprimendo soluzione sicura e ben definita. Infatti già prima abbiamo indicato i punti che debbono essere fissati con precisa regola; e credo di essermi comportato in questo modo, secondo le mie capacità, quando ho parlato della trinità: ma di questo argomento mi occupo più per discutere che per definire.
La fine del mondo avverrà quando ognuno sarà assoggettato alle pene secondo i propri peccati; e Dio solo conosce il tempo in cui ognuno riceverà ciò che merita. Riteniamo comunque che la bontà di Dio per opera di Cristo richiamerà tutte le creature ad unica fine, dopo aver vinto e sottomesso anche gli avversari. Dice infatti la sacra scrittura: Disse il signore al mio signore: Siedi alla mia destra finché porrò i tuoi nemici sgabello dei tuoi piedi. Se non sembra chiaro ciò che vuol dire la parola del profeta, apprendiamolo più apertamente da Paolo che dice: Bisogna che Cristo regni finché non avrà posto tutti i suoi nemici sotto i suoi piedi. E se neppure queste parole così evidenti dell'apostolo ci hanno chiarito a sufficienza che cosa significhi porsi i nemici sotto i piedi, sta sentire come continua: Bisogna infatti che tutto gli sia soggetto.
Ma che cos'è la soggezione per cui tutto deve essere soggetto a Cristo? Io credo che sia quella per cui anche noi desideriamo essergli soggetti, per la quale gli sono soggetti gli apostoli e tutti i santi che l'hanno seguito: infatti soggezione per cui siamo soggetti a Cristo significa salvezza che Cristo dà ai suoi soggetti, secondo quanto diceva anche Davide: Non sarà soggetta a Dio la mia anima? infatti da lui viene la mia salvezza. [...]
Se poi alcuni, in questi ordini che agiscono sotto il comando del diavolo e ubbidiscono alla sua malvagità, potranno una volta nei secoli futuri convertirsi al bene, poiché in loro è sempre presente il libero arbitrio, ovvero la malvagità persistente ed inveterata si trasforma per la consuetudine come in una natura, esaminalo pure tu che leggi, anche se comunque né in questi secoli temporali e visibili né in quelli invisibili ed eterni questa parte della creazione potrà discordare profondamente rispetto all'unità e armonia finali.
Frattanto sia in questi secoli visibili e temporali sia in quelli invisibili ed eterni si provvede a tutti costoro con misura e discernimento, in relazione all'ordine e al merito. Così prima alcuni, poi altri, altri proprio negli ultimi tempi e per mezzo di pene più pesanti e dolorose, lunghe e sopportate, per così dire, per molti secoli, tutti infine rinnovati dagl'insegnamenti e da severe correzioni saranno reintegrati prima fra gli angeli poi fra le gerarchie superiori; e così assunti gradatamente sempre più in alto arriveranno fino alle realtà invisibili ed eterne, dopo aver percorso uno per uno gli uffici delle gerarchie celesti al fine di essere istruiti. Di qui, come penso, si deduce che ogni natura razionale può passare da un ordine all'altro e giungere, uno per uno, da tutti a tutti, poiché ciascuno in forza del libero arbitrio progredisce e regredisce variamente in relazione ai propri movimenti e impulsi [...].
Se qualcuno pensa che in questa fine la natura materiale, cioè corporea, perirà completamente, io non riesco proprio a capire come tante sostanze possano vivere e sussistere senza corpo, là dove è prerogativa del solo Dio, cioè del Padre Figlio e Spirito santo, esistere senza sostanza materiale e senza alcuna unione con elementi corporei. Perciò altri forse dirà che in quella fine ogni sostanza corporea sarà così monda e purificata da potersi intendere a mo' di etere e di celeste purezza e integrità. Come effettivamente stia la cosa lo sa solo Dio e quello che per intercessione di Cristo e dello Spirito santo gli è amico. [...]
Questa soggezione si realizzerà in determinati modi, norme e tempi: cioè tutto il mondo si assoggetterà al Padre non per violenza né per necessità che costringa alla soggezione, ma per la parola, la ragione, l'insegnamento, l'emulazione dei migliori, le buone norme e anche le minacce meritate e adatte, che a ragione sono indirizzate a quanti trascurano la cura della loro utilità e salvezza. Infatti anche noi uomini, quando istruiamo i servi o i figli, finché non sono ancora nell'età della ragione, li costringiamo con le minacce e la paura; ma quando cominciano a comprendere che cosa sia il bene, l'utile, l'onesto, allora cessa il timore delle percosse, ed essi persuasi dalla parola e dalla ragione, trovano soddisfazione in tutto ciò ch'è buono.
Ma in che modo si provveda a ciascuno, salvaguardando il libero arbitrio di tutte le creature razionali – cioè, chi la parola di Dio trova già preparati e capaci e li istruisce, chi invece per il momento rinvia, a chi completamente si nasconde senza ascoltarne la voce, chi di nuovo spinge alla salvezza con correzioni e castighi per aver disprezzato la parola di Dio annunziata e predicata, quasi esigendo e ottenendo a forza la loro conversione, a chi invece offre anche occasioni di salvezza, sì che uno la può ottenere senza fallo manifestando la sua fede anche con una sola risposta –, per quali motivi e in che occasioni tutto ciò avvenga, per quali impulsi e inclinazioni che scorge negli uomini la sapienza divina disponga tutte queste cose: tutto ciò sa solo Dio, il suo unigenito, per mezzo del quale sono state create e reintegrate tutte le cose e lo Spirito santo, per cui mezzo tutte le cose vengono santificate, che procede dal Padre, cui è gloria nei secoli eterni, amen.
Guida alla lettura
1) Che cosa significa «apocatastasi»?
Il termine "apocatastasi" deriva dal greco antico "apokatàstasis", che significa "ritorno alla condizione originaria". Nella teologia cristiana, in particolare nella dottrina elaborata da Origene, l'apocatastasi si riferisce alla convinzione che alla fine dei tempi avverrà una completa reintegrazione di tutte le creature razionali in Dio. Questo include la redenzione universale, secondo cui alla fine tutti gli esseri razionali, compresi gli angeli caduti e le anime dannate, saranno riportati alla loro condizione originaria di comunione con Dio.
2) Su quali autorità e con quale metodo Origene fonda la sua tesi?
Origene fonda la sua tesi principalmente sull'autorità delle Sacre Scritture, in particolare citando passaggi biblici come quelli menzionati nella Prima Lettera ai Corinti di Paolo e altri riferimenti. Utilizza anche il ragionamento filosofico e teologico per elaborare la sua interpretazione e sviluppare la teoria dell'apocatastasi. Inoltre, Origene si basa sulla sua interpretazione personale dei testi sacri e sulla tradizione della Chiesa cristiana del suo tempo.
Il metodo di Origene è caratterizzato da un approccio ermeneutico allegorico alle Scritture, cercando di andare oltre il significato letterale dei testi per scoprire il loro significato più profondo e spirituale. Egli si avvale anche di un approccio razionale e filosofico per spiegare concetti complessi come la natura di Dio, la salvezza e la redenzione universale. Tuttavia, è importante notare che le sue opinioni sono state oggetto di controversia e critica all'interno della Chiesa, e molte delle sue tesi non sono state accettate come dottrina ufficiale.
3) Descrivi l'ipotesi di rieducazione immaginata da Origene.
Origene immagina un processo di rieducazione che coinvolge tutte le creature razionali. Secondo la sua visione, questo processo avviene attraverso diversi modi e in tempi diversi, rispettando sempre il libero arbitrio di ciascuna creatura.
Insegnamento e persuasione: Origene sostiene che la soggezione a Cristo non avviene per coercizione ma per l'insegnamento, la ragione, e l'emulazione dei migliori. Questo processo comprende la trasmissione della parola di Dio, la motivazione attraverso l'esempio di coloro che seguono il bene, e l'offerta di norme e minacce a coloro che trascurano la loro salvezza.
Correzioni e castighi: Per coloro che rifiutano di ascoltare la parola di Dio e persistono nel male, Origene immagina correzioni e castighi. Questi non sono inflitti per costringere la conversione ma per guidare verso la via della salvezza coloro che hanno disprezzato la parola divina.
Offerta di occasioni di salvezza: Origene suggerisce che ci sono persone che possono ottenere la salvezza anche attraverso semplici occasioni, manifestando la loro fede con una sola risposta. Questo indica che il processo di rieducazione tiene conto delle capacità e delle inclinazioni di ciascun individuo.
In sintesi, Origene immagina un processo di rieducazione che si adatta alle necessità e alle inclinazioni di ogni singola creatura razionale, rispettando sempre il libero arbitrio e offrendo diverse opportunità di conversione e salvezza.
4) Quali sono le due tesi contrapposte sulla natura del corpo al momento della reintegrazione?
Le due tesi contrapposte sulla natura del corpo al momento della reintegrazione sono:
La prima tesi suggerisce che la natura materiale, corporea, perirà completamente alla fine dei tempi. Questa posizione è associata all'idea che le sostanze viventi e sussistenti non avranno più un corpo materiale ma potrebbero esistere in uno stato simile all'etere o alla celeste purezza e integrità.
La seconda tesi sostiene che ogni sostanza corporea sarà monda e purificata al punto da potersi intendere come eterea e di celeste purezza e integrità. Questa visione suggerisce che il corpo non perirà completamente ma sarà trasformato e purificato in modo tale da poter esistere in uno stato elevato e spirituale.
Queste due posizioni riflettono dibattiti teologici sull'interpretazione della natura del corpo durante il processo di reintegrazione delle creature razionali in Dio.
5) Possiamo capire in che modo Dio salvaguarda il libero arbitrio delle creature razionali?
Secondo il testo, Dio salvaguarda il libero arbitrio delle creature razionali attraverso diversi mezzi e approcci:
Istruzione e Insegnamento: Dio offre la sua parola e la sua ragione per guidare le creature razionali verso la salvezza. Coloro che sono preparati e capaci di comprendere vengono istruiti e guidati attraverso l'insegnamento divino.
Libera Scelta: Dio rispetta la libertà di scelta di ciascuna creatura razionale. Alcuni potrebbero accettare la parola di Dio e perseguire la salvezza, mentre altri potrebbero rifiutarla o rimandarla per un certo tempo.
Correzioni e Castighi: Per coloro che disprezzano la parola di Dio e persistono nel peccato, possono essere applicate correzioni e castighi. Questi possono essere considerati come mezzi per spingere alla conversione coloro che hanno trascurato l'opportunità di accettare la verità divina.
Opportunità di Salvezza: Dio offre a ciascuno l'opportunità di salvezza, anche attraverso correzioni, castighi o altre occasioni che possono manifestarsi durante la vita di una persona. L'importante è che la fede e la risposta alla volontà divina vengano manifestate, anche se in modo singolo.
In definitiva, Dio rispetta il libero arbitrio delle creature razionali offrendo loro la sua guida, ma permettendo loro di fare scelte libere e responsabili, intervenendo solo quando necessario per correggere o guidare coloro che si allontanano dalla via della salvezza.
Guida alla Comprensione
1) Spiega che cosa significa, secondo Origene, che tutto alla fine sarà soggetto a Cristo.
Secondo Origene, l'idea che tutto alla fine sarà soggetto a Cristo si basa sull'interpretazione delle Sacre Scritture. Origene sostiene che alla fine dei tempi, dopo che ogni individuo avrà ricevuto le pene o le ricompense secondo i propri peccati o buone azioni, la bontà di Dio, attraverso l'opera di Cristo, richiamerà tutte le creature verso una fine unica. Questo significa che alla fine, dopo che Cristo avrà vinto e sottomesso tutti i suoi avversari, tutte le cose saranno sottomesse a lui.
Origene utilizza citazioni dalle Sacre Scritture per sostenere questa idea. Ad esempio, cita il Salmo 110:1 ("Disse il Signore al mio Signore: Siedi alla mia destra, finché io ponga i tuoi nemici a sgabello dei tuoi piedi") e il Nuovo Testamento, in particolare le parole di Paolo nell'epistola ai Corinzi, che afferma che Cristo deve regnare fino a che tutti i suoi nemici siano posti sotto i suoi piedi.
Origene interpreta questa soggezione come un desiderio volontario di sottomettersi a Cristo, che porta alla salvezza. Egli vede questo processo come un cammino graduale, in cui ogni creatura razionale progredisce attraverso gli ordini celestiali e riceve istruzione e correzione. In questo modo, ogni creatura raggiunge infine un'unione armoniosa con Dio.
In breve, secondo Origene, la soggezione a Cristo alla fine dei tempi significa che tutte le cose, sia visibili che invisibili, saranno sottomesse a lui volontariamente e attraverso il processo di salvezza che egli offre.
2) Quale posizione assume Origene di fronte alla questione della salvezza degli angeli ribelli e del diavolo?
Origene affronta la questione della salvezza degli angeli ribelli e del diavolo con una certa incertezza, anche se sembra propendere per la possibilità della loro redenzione. Egli sostiene che escludere la salvezza del diavolo significherebbe sminuire la bontà di Dio e la sua capacità di persuadere al bene qualunque creatura razionale. Origene suggerisce che, sebbene alcuni esseri possano persistere nella malvagità, il libero arbitrio presente in loro potrebbe permettere una conversione al bene anche nei secoli futuri.
Tuttavia, è importante notare che la posizione di Origene su questo tema è stata oggetto di discussione e critica all'interno della Chiesa, poiché contrasta con l'idea tradizionale della punizione eterna per i malvagi, inclusi gli angeli ribelli e il diavolo.
3) Perché per una creatura razionale la reintegrazione deve essere un processo progressivo?
La reintegrazione come processo progressivo per una creatura razionale può essere compresa considerando diversi fattori:
Libero arbitrio: Le creature razionali hanno libero arbitrio, la capacità di fare scelte autonome. Questo significa che il loro progresso verso la reintegrazione in Dio dipende dalle loro scelte e azioni nel corso del tempo. Il processo progressivo tiene conto di come ciascuna creatura razionale si avvicina a Dio attraverso le proprie decisioni e comportamenti.
Sviluppo spirituale: Il processo di reintegrazione implica un progressivo sviluppo spirituale e morale delle creature razionali. Ciò può richiedere tempo e un cammino graduale di crescita interiore, in cui le persone acquisiscono conoscenza, maturità e saggezza spirituale.
Purificazione e trasformazione: La reintegrazione in Dio potrebbe richiedere una purificazione e una trasformazione delle nature umane. Questo processo può avvenire gradualmente nel corso della vita di una persona, durante la quale si liberano da atteggiamenti e comportamenti negativi per diventare sempre più conformi alla natura divina.
Accettazione e comprensione: Alcune creature razionali potrebbero richiedere più tempo per accettare e comprendere la volontà di Dio e il processo di reintegrazione. Pertanto, il processo progressivo tiene conto delle diverse velocità di apprendimento e di adattamento delle persone nel loro cammino spirituale.
In sintesi, la reintegrazione come processo progressivo riflette la complessità dell'esperienza umana e il cammino individuale verso la comprensione e l'unione con Dio, tenendo conto del libero arbitrio, dello sviluppo spirituale, della purificazione e della trasformazione, nonché dell'accettazione e della comprensione personali.
Fonti: Zanichetti, libri scolastici superiori